Non rimango incinta!

Questa è la frase tipica da parte della donna che si rivolge ai medici o ai centri specialistici che si occupano di favorire e migliorare la fertilità di coppia. Infatti i dati legati alle difficoltà nell’avere un bambino sono in crescita drammatica.

Nel mondosono 90 milioni le coppie che sperimentano problemi di infertilità, 25 milioni di persone solo in Europa, che è il continente dove più si ricorre alla fecondazione assistita: si è passati dai 100mila cicli del 1995 ai 700mila del 2014.

E il tasso di fertilità è in calo in tutto il mondo negli ultimi anni.

L’Italia, dove si stima che circa il 15% delle coppie abbia problemi di infertilità, è l’ottavo Paese al mondo per numero di trattamenti di fecondazione assistita. Più di otto milioni di bambini sono nati nel mondo grazie a queste procedure dal 1978, in Europa dal 1997 al 2014 quasi un milione e mezzo, in Italia nel solo 2016 13.582 (in totale il 2,9% di tutte le nascite in Italia in quell’anno).

Nonostante questi numeri esorbitanti, più della metà di coloro che si sottopone a trattamenti e a cure ormonali, non riesce a concepire. Con le decine di procedure mediche innovative a nostra disposizione, viene da pensare che chiunque voglia concepire non dovrebbe incontrare nessun ostacolo o difficoltà.

Ma questo molte volte non accade.

Qual è il vero motivo?

Il più delle volte le coppie fanno affidamento alla medicina tradizionale per cercare delle risposte concrete ma nella stragrande maggioranza dei casi, non riescono ugualmente a concepire. Spesso la medicina non va a ricercare le cause del mancato concepimento ma utilizza delle pratiche comuni che agiscono solo sul sintomo (mancato concepimento = cure con cicli di ormoni) che possono avere anche numerosi effetti collaterali. 

E’ il caso della procreazione medicalmente assistita.

Certo è che la procreazione medicalmente assistita cosi come tutte le altre procedure mediche, possono aiutare a fecondare un ovulo o a curare eventuali blocchi del sistema riproduttivo di una donna.

Ma non è l’unica soluzione disponibile!

Spesso quello che viene consigliato in caso di difficoltà nel concepimento è semplicemente di provare a fare un ciclo di cure ormonali per poi mettersi in lista d’attesa per poter tentare con cicli di fecondazione assistita o PMA.

Spesso quello che ti hanno raccontano è stato:

  • Non hai più l’età per avere un bambino e che la tua ultima possibilità e quella di ricorrere a cure ormonale (con numerosi effetti collaterali che nemmeno ti dicono).
  • Che se non riesci ad avere un bambino è destino ed è successo anche a tante altre donne come te che sono nella tua stessa condizione.
  • Forse la tua infertilità deriva dall’endometriosi che da qualche anno ti accompagna o dal fatto che soffri della Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCO) ?
  • Ti hanno detto anche che potrebbe essere legato al fatto che hai una tuba di Falloppio ostruita oppure che hai alti livelli di FSH (l’ormone follicolo stimolante).
  • O che forse la responsabilità è di tuo marito o del tuo compagno che ha un insufficiente numero di spermatozoi che tra l’altro sono “troppo lenti “ e poco mobili?

Ma in che mondo viviamo?

È fondamentale far capire al paziente e spiegare il perché ci siano reali difficoltà nel concepimento, andando a indagare e a scoprire le cause e il perché si è arrivati a quel punto.

Peccato che si cerca sempre di curare il sintomo, stressando inutilmente il corpo e incidendo pesantemente sull’umore e sulle speranze realizzative delle persone coinvolte.

Uno dei fattori chiave che non viene mai preso in considerazione è la nutrizione.

Questo è il fattore più importante e che incide in modo diretto sulla fertilità e che a oggi risulta essere il pezzo del puzzle MANCANTE più importante per andare incontro a una futura gravidanza.

Se pensiamo che in base a quello che mangiamo e a come lo abbiniamo durante il giorno all’interno dei pasti, possiamo stimolare e favorire la produzione ormonale che è alla base del concepimento, direi che siamo di fronte a una realtà ben più rosea rispetto ai bombardamenti ormonali spesso proposti.

L’obiettivo per poter mettere il corpo nelle condizioni migliori di poter funzionare ed essere pronto per una futura gravidanza è quello di capire se il cibo stia infiammando oppure no l’ organismo.

Infatti questo aspetto, risulta essere uno degli elementi da prendere in considerazione per poter pensare a un sereno concepimento.

Infatti quello che emergechiaramente nel panorama dei trattamenti per l’infertilità all’interno dei centri specializzati sul nostro territorio, è che il corpo della donna è spesso sottoposto a trattamenti ormonali che non fanno altro che “infiammare” l’organismo aumentando quindi la ritenzione idrica e minando anche le altre funzionalità corporee.

Sottoporsi a trattamenti a base di ormoni sintetici o a cure farmacologiche e alimentarsi in modo non equilibrato, non serve a nulla e spesso non porta i frutti sperati.

Quello che dovrebbe rivelarsi un valido aiuto per tutte le donne che cercano un bambino, potrebbe aumentare l’infiammazione corporea a tal punto da diventare paradossalmente un fattore di rischio in più che va ad aggiungersi alla schiera degli altri fattori che definiscono un quadro di INFERTILITA’ IDIOPATICA O SENZA CAUSA.

Vediamo di capire quali sono le principali forme di infiammazione presenti..

Oggi si sono individuate almeno 3 tipi di infiammazione correlata al cibo e ognuna di esse è in grado di provocare una reazione patologica. In realtà, nella maggior parte dei casi, i tre diversi meccanismi, operano insieme con differenti proporzioni della loro attività nel determinare il risultato finale. Secondo le conoscenze attuali, i tipi di infiammazione correlata al cibo possono essere fatti risalire a tre diverse cause:

  1. Lo specifico cibo usato
  2. Il processo di glicazione
  3. L’abbinamento specifico di nutrienti in ogni pasto

Se inizierai a pensare alla tua alimentazione quotidiana come a quel fattore determinante che ti permette di controllare e di regolare la tua fertilità, riducendo l’infiammazione presente, potrai gestire in modo straordinario e positivo, ogni tuo cambiamento ormonale che ti contraddistingue come donna.

Potrai finalmente mettere le basi e poter realizzare il tuo sogno di diventare mamma.

Ma allora come fare per favorire il concepimento?

Per rispondere a questa domanda partiamo dal renderci conto di quante volte OGGI sentiamo dire che “si fa più fatica a mettere al mondo un bambino che a mantenerlo? ”. Al giorno d’oggi, niente di più vero.

In una donna che sta inseguendo il suo sogno di diventare mamma o in una coppia che sta incontrando difficoltà nel concepire un bambino, la soluzione che viene spesso proposta, è la FECONDAZIONE ASSISTITA.

Oltre alla fecondazione assistita e agli altri trattamenti ormonali che vengono spesso proposti alle coppie, c’è una soluzione naturale che possiamo applicare sin da subito per migliorare la FERTILITA’ ma che non ci viene nemmeno proposta: la nutrizione giornaliera.

Infatti la maggior parte delle volte in cui ci chiediamo come favorire una gravidanza che tarda ad arrivare è perché vi è la presenza di una condizione infiammatoria latente a livello dell’organismo. 

In modo particolare, l’infiammazione silente nella coppia, parte tendenzialmente dall’apparato digerente per poi arrivare all’intestino e infine all’apparato genitale maschile e femminile.

Infatti se ci pensiamo, l’intestino è un’estroflessione degli organi genitali.  

Il fattore ambientale che più di ogni altro può aumentare o diminuire l’infiammazione silente, è il cibo che ingeriamo ogni giorno sin dalla prima colazione.

I principali segnali che il nostro corpo ci lancia per esprimere una situazione d’infiammazione sono:

  • Il rossore(rubur)
  • Il calore(calor)
  • Il gonfiore(tumor)
  • Il dolore(dolor)
  • La funzione lesa (compromissione dellafunzione)

L’infiammazione quindi serve a distruggere, diminuire o confinare l’agente lesivo ma allo stesso tempo mette in moto una serie di meccanismi che favoriscono la riparazione o la sostituzione del tessuto danneggiato.

Le principali forme d’infiammazione possono essere:

  • Infiammazione silente (che è quella che interferisce maggiormente con il sistema riproduttivo ed è strettamente legata alla “sfera alimentare”.)
  • Infiammazionecronica
  • Infiammazioneacuta
  • Infiammazione subacuta

Quella silente non determina sintomi evidenti ma allo stesso tempo è in grado di attaccare molte cellule di organi differenti, aumentando o favorendo l’infertilità.

Ricordiamo che il fattore principale che è in grado di incidere sull’infiammazione corporea, in modo positivo o negativo, è LA NUTRIZIONE GIORNALIERA.

Ciò che mangiamo tutti i giorni, infatti, è in grado di trasmettere dei segnali al nostro organismo che agiscono sul nostro sistema immunitario.

Dato che l’infiammazione da cibo è strettamente interconnessa con la produzione ormonale, il primo obiettivo è capire quali ormoni intervengono in questo delicato equilibrio e come controllarne la loro produzione.

Il protagonista assoluto è sicuramente l’insulina. Essa è un ormone prodotto dal pancreas che aumenta in seguito all’introduzione di glucosio (zucchero) attraverso l’alimentazione di tutti i giorni. L’insulina in condizioni fisiologiche si comporta come un ormone antinfiammatorio e antiossidante. Un’elevata secrezione insulinica provocata da un’alimentazione troppo ricca di zuccheri semplici e raffinanti, senza un abbinamento sensato di proteine e verdura di stagione, infiamma l’organismo.

Queste considerazioni dovrebbero quindi spingere per un’interpretazione che dia risalto alla componente infiammatoria dell’infertilità e di molte patologie, dal diabete alla sindrome metabolica, dalla steatosi epatica all’ipercolesterolemia, dall’ipertensione. Molti studi scientifici riportano un collegamento specifico tra queste patologie e l’equilibrio insulinico.

Nel corso degli anni ho potuto verificare che la riduzione dell’infiammazione da cibo, permette l’attivazione della cascata ormonale che è alla base del sogno di diventare mamma.

E sai qual è il pasto più importante per stimolare la produzione ormonale e migliorare la fertilità?

LA PRIMA COLAZIONE.

Infatti essa dovrà essere fatta sempre (se la salto non faccio altro che peggiorare la condizione di resistenza insulinica presente) e in modo equilibrato, con frutta fresca di stagione, dei carboidrati integrali e una buona fonte proteica. L’abbinamento strategico degli elementi appena descritti ha la funzione di equilibrare la glicemia giornaliera, evitando in questo modo picchi di iper e di ipoglicemia reattiva che risulterebbero essere estremamente dannosi per la salute tua e del futuro bambino.

L’altra importante funzione di una prima colazione fatta in modo sano e bilanciato, è quella di inibire la produzione di citochine pro-infiammatorie che inciderebbero, nel medio e lungo periodo, anche sulla tua fertilità. Una manciata di frutti di bosco con dei cereali integrali, immersi nello yogurt greco con una spolverata di cannella (che tra l’altro ha un effetto ipoglicemizzante) e una manciata abbondante di noci, possono essere un ottimo punto di partenza.

Proprio da queste evidenze nella mia pratica clinica quotidiana, è nato Gravidanzafacile, il sistema alimentare completo che ti permette di conoscere il tuo corpo dal punto di vista genetico e capire realmente qual è il carburante migliore per il tuo organismo, in termini di scelte alimentare.

In questa direzione è fondamentale poicomprendere se c’è un INFIAMMAZIONE DA CIBO presente e gestirla in modo specifico per mettere il corpo nelle migliori condizioni di poter funzionare e avvicinarsi sempre di più al SOGNO DI DIVENTARE MAMMA.

Se vuoi avere informazioni più specifiche puoi scrivere direttamente una mail a: info@gravidanzafacile.it  dove potrai richiedere anche il Kit della fertilità che riceverai DIRETTAMENTE a casa tua. Al tuo sogno di diventare mamma